LA RISOLUZIONE DEL GRAVE PROBLEMA DELLE ACQUE REFLUE DELL’ISOLA D’ELBA

INTRODUZIONE

Un servizio essenziale per l’Isola d’Elba come quello del sistema di raccolta e smaltimento delle acque reflue che và sotto il nome generico di fognatura, richiede soluzioni razionali che prevedano insiemi tecnici in grado di definire almeno nelle grandi linee un importante problema come quello in argomento tenute presenti le particolarissime situazioni dell’Isola interessanti un territorio molto difficile sia per la sua conformazione altimetrica dove si riscontra che gran parte del territorio è montagnoso e per la distribuzione planimetrica con centri abitati ubicati in maniere molto diversificate da cui derivano grandi difficoltà nella definizione razionale del servizio.

GENERALITA’

Sono innanzitutto da tener presenti alcuni concetti di base.

Trattandosi di un territorio insulare di dimensione totale modesta, appare logico che il trattamento delle acque reflue sia unificato in una unica e interconnessa rete di estensione massima e quindi prevedendo in prima ipotesi la costituzione di un sistema unificato che comprenda rutto il territorio e, se non possibile, una suddivisione nel minor numero possibile di alcune reti singole ognuna delle quali con proprio impianto di depurazione.
In secondo luogo, proprio per la motivazione della insularità del territorio, la tipologia migliore sarebbe senza dubbio quella a rete separative avente quella delle acque nere unificata al massimo e quindi con recapito finale ad un unico i mianto di depurazione o, in caso di impossibilità, del minor numero possibile di impianti di depurazione.

La seconda rete cioè quella delle acque bianche, potrà invece essere costituita da piccole strutture ognuna delle quali munita di vasche di prima pioggia atte ad accumulare le porzioni di acque inquinate ed immetterle in secondo tempo nella rete nera per il trattamento di depurazione. Data la loro vicinanza con il mare, ogni rete acque bianche potrà scaricare direttamente nel mare stesso le acque, alle quali sono state sottratte, come detto, le acque di prima pioggia che non sarebbero scaricabili se non trattate. Sulla base delle considerazioni esposte la rete di acque bianche sarà costituita essenzioalmente dalle condotte preesistenti che da rete mista viene trasformata in rete per sole acque bianche tramite sistemazione ed ampliamento se necessari.

LE DIFFICOLTA’ DI REALIZZAZIONE DELLA NUOVA RETE FOGNARIA

Molto difficile si presenta il problema della continuazione in via provvisoria per tutto il tempo, che si prevede molto lungo, di trasformazione delle reti ora esistenti in nuove reti di tipo separativo .
Infatti il compito dì trasformare le esistenti piccole reti fognarie e di tipo misto aventi tubazione unica che raccoglie e trasporta acque miste e nere mescolate tra di loro e trasformarle, come si diceva, in doppia rete rispettivamente per le acque nere e quelle bianche, diventa problematico per la lunga durata dei lavori che possono durare più decenni durante i quali ovviamente le abitazioni a rete mista devono poter sussistere come erano ed utilizzando invariabilmente le reti esistenti con tutti i loro pregi e difetti.

LA SOLUZIONE PROSPETTATA DALLA FOGNATURA PSEUDO SEPARATIVA

L’operazione di cui si tratta accusa una grande difficoltà ma si deve osservare come essa si sia presentata infinite volte nella realtà essendo moltissime le città che hanno dovuto trasformare profondamente la loro rete a tubazione unica in doppia rete e la risoluzione è stata trovata in diversificati modi e tra tutti quello che, alla conoscenza di chi scrive ed anche per averla messa in pratica con esiti molto positivi, egli ritiene che nel caso dell’isola d’Elba sia la più adatta : l’adozione di una fognatura chiamata “pseudo separativa” avente delle caratteristiche molto particolari come sarà via via indicato.

Il dettaglio “pseudo” del nome indica che è un tipo di falsa rete separativa in quanto una parte della nuova rete separativa rimane invece del tipo misto .

La motivazione della scelta operata è dovuta alla caratteristica precipua di tale sistema di consentire per i tempi brevi o lunghi o addirittura lunghissimi e necessari per i avori dei nuovi impianti, di lasciare, per tutta la durata e zona per zona, inalterato il funzionamento del sistema preesistente.
In pratica il metodo consente proprio di mantenere per periodi brevi ma che, nei casi disperati, diventano lunghissimi, una sola casa, una serie di abitazioni e perfino un intero quartiere con l’originario sistema riservandone la trasformazione in occasione di futuro rifacimento sostanziale oppure sempice sistemazione degli edifici o del quartiere.

LA FOGNATURA PSEUDO SEPARATIVA SPIEGATA IN BREVE

Nel mentre una spiegazione dettagliata della fognatura pseudo-separativa può essere letta in dettaglio all’indirizzo : ltratecnica.it/idraulica-varia/la-fognatura-pseudo-separativa/ verranno date qui alcune spiegazioni dettagliando in particolare i benefici che riguardano la sua adozione all’Isola d’Elba.

La fognatura pseudo separativa parte dal presupposto di costruire in anteprima una nuova rete per acque nere avente le seguenti caratteristiche.

Innanzitutto deve essere leggermente sovradimensionata rispetto alla sola portata totale di acque nere in modo da sopportare provvisoriamente una piccola parte di acque miste che viene immessa nei casi di impossibilità provvisorie di effettuare una parte della trasformazione di cui si è detto.
Le condotte nere devono essere posizionate in profondità di almeno due metri sotto il suolo allo scopo di sotto passare tutti gli impianti come tubazioni acquedotto e gas ed i cavi elettrici e di poter ricevere dalla soprastante rete mista l’immissione di acque reflue tramite l’apposito pozzetto scaricatore .
 L’opera d’arte del tutto specifica della fognatura pseudo separativa consiste in un pozzetto posto a cavallo della preesistente tubazione mista e che, tramite una luce di fondo , è in grado di deviare nella rete nera, che allo scopo, come già detto, viene costruita a notevole profondità, le acque reflue e quelle miste limitatamente alla portata massima di sei volte la portata di acque nere considerando che la rimanente parte sia sufficientemente diluita da poter essere scaricata direttamente nella rete acque bianche ed alla fine nel mare . Per poter effettuare le necessarie regolazioni e messe a punto, la luce di fondo è corredata di una piccola paratoia metallica fissata con bulloni e spostabile in avanti o indietro rispetto al moto dell’acqua.

IL COMPLETAMENTO DELLA NUOVA RETE NERA DA EFFETTUARE IN OCCASIONE DI FUTURI INTERVENTI EDILIZI IMPORTANTI

Logicamente la situazione del sistema fognante elbano potrà rientrare nella norma quando tutta la rete sarà trasformata totalmente da mista preesistente per diventare una intera nuova rete nera. Siccome questa operazione richiederà periodi lunghissimi, nel frattempo sarà già aumentata la portata reflua in funzione del progresso inarrestabile della società ed allora il maggior dimensionamento effettuato in sede di progetto tornerà utile per la raccolta e la depurazione esclusivamente di acque nere essendo tutta la rete diventata una perfetta rete di tipo separativo .

In conclusione si può affermare che la fognatura pseudo separativa rappresenta principalmente la programmazione della futura costituzione di una perfetta rete separativa finalmente non più “pseudo”

LA STRUTTURA DETERMINANTE : IL POZZETTO SCARICATORE DI FONDO

Nel disegno allegato è riportata la sezione trasversale del pozzetto pozzetto profondo che attraversa e collega verticalmente le due reti.

                     

Il pozzetto scaricatore compie una funzione importantissima poiché sarà sufficiente inserirlo in una tubazione preesistente di rete mista perché la preesistente fognatura mista possa rimanere in funzione per un tempo da definirsi in base alle condizioni locali.
Nella parte mediana del pozzetto è presente una soletta orizzontale con una apertura rettangolare munita di una specie di paratoia orizzontale da regolare a mano ed avente lo scopo di definire la quantità di acque reflue che devono precipitare dalla rete esistente di tipo misto per entrare nella rete nera di sua pertinenza definitiva.
La presenza di quel foro regolabile è determinante per la costituzione del sistema pseudo separativo e per la regolazione delle portate.Infatti il principio di base è dato dalla quota della nuova rete nera la quale, come già spiegato si trova profonda sui due metri due metri e mezzo sotto il suolo allo scopo di potervi scaricare le acque nere che percorrono la preesistente fognatura mista ma con una prerogativa importante. Durante i periodi di siccità quando la vecchia rete mista è percorsa esclusivamente da acque nere, esse precipitano totalmente nella loro destinazione definitiva e cioè nella rete nera. In caso di presenza di acque di pioggia il pozzetto esegue una importante discriminazione in quanto essendo la paratoia orizzontale regolata in modo da lasciar passare solo una determinata portata massima ( che tra l’altro è pari a sei volte la prevista portata nera) tutta la rimanente portata resta nella condotta preesistente destinata a far parte della nuova rete bianca che si scarica direttamente a mare.

CONCETTI INFORMATORI DELLA SOLUZIONE “PSEUDO SEPARATIVA”

Descritto l’importante pozzetto si traccia ora uno schema di massima dei concetti informatori del proposto sistema di fognatura pseudo separativa qui presunta a rete unica ed interamente interconnessa

La parte più importante è senza dubbio la composizione di base del nuovo sistema a partire dalla posizione dell’impianto finale di depurazione.
Si deve a tale riguardo far presente come all’Elba sia stato mille volte auspicata l’utilizzazione delle acque freflue della fognatura per l’alimentazione dell’acquedotto dell’Isola gravato da pesanti scarsità di acqua . Questa affermazione . è da sola sufficiente per giustificare una nuova rete fognaria unitaria la quale contrasta vivamente con le attuali reti di fognatura mista che consistono in molte piccole reti a sè stanti e distribuite qua e là in tutta l’Isola. Viene spontaneamente da chiedersi come, in tale situazione, potrebbe aver luogo l’utilizzazione delle acque reflue per l’acquedotto . E’ facile capire che soltanto la soluzione unificata che qui viene proposta potrebbe offrire quel beneficio della disponibilità di una importante fonte d’acqua potabile.

Detto questo occorre tener presente l’orografia del territorio che, essendo generalmente montuoso, condiziona pesantemente il funzionamento idraulico di una rete unificata il quale dovrà essere sicuramente del tipo a sollevamento meccanico pur dovendo tener presente anche i tratti direte idraulica funzionante a gravità. Al tempo stesso si deve fin d’ora far presente che le portate di una fognatura di acque nere , come quella in argomento, deve trasportare all’impianto finale di depurazione dei quantitativi totali d’acqua che in definitiva sono molto modesti se paragonati a quelli di una fognatura di tipo misto icome sono quelli ora esistenti. In definitiva le spese di sollevamento meccanico saranno sicuramente basse dimostrando ancora una volta l’opportunità di scelta della rete di tipo separativo con annullamento dei sistemi misti ora esistenti. Per chiarire il concetto si può affermare che far percorrere per tutta l’estensione dell’isola d’Elba la portata delle sue acque nere è infinitamente più semplice di quanto sarebbe necessario per far fare lo stesso percorso alle acque di pioggia le quali, nel aso in esame, vengono sempre scaricate a mare dopo un brevissimo percorso.

Un altro elemento molto importante da osservare accuratamente nella progettazione è la consistenza e l’ubicazione delle aree abitate per le quali non è possibile effettuare immediatamente la separazione delle nere dalle bianche per le motivazioni più diversificate. Di proposito il sistema pseudo separativo scelto consente di conservare diversi tipi di sistema misto fognario esistente in quanto si potrebbe procedere casa per casa oppure zona per zona a seconda delle caratteristiche dell’edilizia esistente. Questo problema potrebbe condizionare molto l’attuazione della separazione obbligando a lasciare intoccate troppe aree urbane.
Si è però vista la convenienza di prevedere una fognatura di tipo separativo non essendo nemmeno possibile immaginare la necessaria unificazione di eventuali reti miste in un territorio altimetricamente così vario come del resto non si può nemmeno pensare ad un’Isola d’Elba con una vera e propria disseminazione di piccoli impianti di depurazione fognaria che sarebbero inevitabili qualora si optasse per continuare con il sistema misto oggi vigente. Bisogna infatti pensare che, nello stato attuale è praticamente impossibile evitare le immissioni in mare di acque di fognature che non sono assoggettate a nessun sistema di depurazione. Bisogna alla fine rendersi conto che la depurazione delle acque reflue rappresenta una necessità non evitabile ed il modo per ottenerla razionalmente sussiste solo con una rete di tipo separativa che, con il sistema pseudo separativo qui proposto ne rende possibile l’attuazione.

SCHEMA DI ESECUZIONE DELLE OPERE

Supponendo presa la decisione si traccia un’ipotesi costruttiva.

La prima opera da erigere è il futuro impianto di depurazione finale.
Esso deve essere composto di molteplici elementi funzionanti in parallelo. All’inizio bisognerebbe costruire un primo elemento di bassa portata in funzione dei programmi di finanziamento dei vari lotti.
In contemporanea, assieme al depuratore. bisognerebbe costruire la rete nera in partenza dall’impianto medesimo, profonda oltre due metri dal suolo e che comincia a percorrere le strade interne dei centri più importanti. Il primo risultato da raggiungere sarebbe l’obbligo di ogni abitazione di effettuare la suddivisione del proprio impianto interno delle acque reflue. E qui cominciano i problemi poiché gli edifici nei quali risulta agevole tale suddivisione saranno molto pochi. Al tempo stesso è qui che viene alla luce l’importanza del sistema il quale, come ripetuticamente indicato, è in grado di tollerare che una sola o mille case restino con il loro vecchio sistema di sgrondo. In ogni quartiere, man mano che sarà dotato della fognatura nera che percorre le strade, si potranno collegare alla rete nera tutte le case già dotate di impianti interni con seprazione acque bianche e nere .Si tratterà di case di vecchia o di nuovisisma costruzione i cui proprietari saranno contenti di sistemare in maniera definitiva lo sgrondo delle proprie acque. Invece per la grande maggioranza delle abilitazioni e degli altri fabbricati di varia destinazione, sarà impossibile procedere subito all’ allacciamento normale ed allora entra in funzione il sistema. Scelta una rete di fognatura esistente su ogni piccolo gruppo di abitazioni, nel punto di allacciamento con la condotta nera stradale si inserirà il pozzetto scaricatore il quale in tempo secco farà arrivare all’impianto solo ed esclusivamente acque nere e nei casi di pioggia vi giungeranno al massimo portate corrispondenti a sei volte la portata massima nera.

Il tutto consisterà già in un grosso risultato perchè sarà effettuato un controllo minuzioso del funzionamento del sistema fognario di tutto il territorio con la scoperta di tutte le effrazioni esistenti in base alle quali l’impianto di depurazione subisce delle variazioni molto più modeste di quelle che si verificano attualmente con la fognatura mista la quale in tempo di piogge intense fa arrivare ai molti esistenti impianti di depurazioni portate così grandi da indurre l’esercente ad escludere addirittura la depurazione preferendo scaricare così come si trovano le portate in arrivo tanto cospicue da essere ritenute scaricabili direttamente senza depurazione.

Invece il nuovo sistema garantirà una depurazione continuativa sia in caso di secco che di pioggia intensa perché, se ben regolate le paratoie dei pozzetti, all’impianto arriverà sicuramente una portata trattabile nel mentre le acque bianche saranno scaricate direttamente essendone garantita la congruità dalle vasche a pioggia.

ASPETTO INTERESSANTISSIMO : POSSIBILITA’ DI COMPLETAMENTO PROGRESSIVO DELLA FOGNATURA PSEUDO SEPARATIVA

L’aspetto interessante consiste nel seguito di lunga durata in quanto piano piano. attraverso gli anni , al verificarsi di ogni sistemazione edilizia , il comune obbligherà alla suddivisione delle acque reflue rendendo possibile un continuativo miglioramento che dovrà con gli anni portare alla completa e regolare separazione fognaria .
Invece senza una programmazione ed un progetto come quello cui si è fatto cenno nel presente elaborato, l’Isola d’Elba non potrà in alcun modo portare a soluzione la sistemazione dello scarico a mare di acque non inquinate.
Si deve aggiungere che impegni come quello descritto sarebbe ben accolto e finanziato dall’Ente pubblico perchè costituisce l’unico modo per risolvere un grave problema come quello di un sistema fognario che oggi è da considerarsi gravemente deficitario nella raccolta e scarico a mare delle acque reflue.