LA RETE DI DISTRIBUZIONE

LA RAZIONALIZZAZIONE DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE

Tramite una nutrita serie di calcoli al modello matematico di reti ipotetiche, vengono documentate le disfunzioni delle reti di tipo classico confrontandone i risultati sia tecnici che economici con quelli di reti razionali alimentate a pressione regolata e con serbatoi di compensazione a terra in sostituzione di quelli pensili tradizionali

LA RETE MONTANA

I rilevanti dislivelli del terreno che caratterizzano i paesi montani rendono difficoltosi i sistemi di approvvigionamento idropotabile. Negli articoli annessi  se ne descrivono i problemi ed alcune risoluzioni razionali.

DISPOSITIVO ANTIABUSO

Un dispositivo semplice e poco costoso da utilizzare in acquedotti nei quali la frequente carenza d’acqua, spinge gli utenti a prelievi non autorizzati di acqua dalla rete,

 

 

 

IL CALCOLO DELLE RETI

I moderni sistemi per simulare al modello matematico della rete diversificati tipi di funzionamento alle varie condizioni di esercizio. Da rilevare come, una volta impostata la serie ed   i dati di base, si possono effettuare tutte la verifiche richieste e confrontare tra di loro diversificate soluzione sia sulla presenza o meno di serbatoi, sulle varie possibilità di sollevamento, sulla regolazione a mezzo valvole ecc. In altri termini è possibile definire con estrema facilità  la soluzione ottimale  sia per la costituzione della rete e sia per le modalità di esercizio.

 

LE BUONE REGOLE DI GESTIONE DEGLI ACQUEDOTTI

Anche la semplice regolazione della pressione di esercizio può ottenere risultanti eclatanti nella gestione dell’acquedotto sprattutto in merito alla riduzione delle perdite occulte e all’economia di gestione

RETE ACQUEDOTTISTICA INTEGRATA NEL TERRITORIO

In presenza di territori ad andamento altimetrico molto variabile, risulta molto difficile  mantenere la linea piezometrica della rete parallela al suolo.  Nell’articolo viene presentata un’ottima soluzione nella quale tale risultato è pienamente raggiunto grazie alla presenza di almeno un serbatoio idropneumatico in ogni fascia omogenea  di tubazioni di rete. I risultati vengono illustrati graficamente tramite un profilo longitudinale completo delle linee piezometriche nelle varie condizioni di funzionamento.

 

LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE DI ESERCIZIO DELLA RETE CON MINIMA DISSIPAZIONE ENERGETICA

Si descrivono diverse modalità di regolazione della pressione di rete che vanno dalla posa di numerose valvole automatiche diffuse nel territorio, all’inserimento di serbatoi a terra  anch’essi diffusi in rete ed atti a modulare il prelievo o l’immissione in rete  in funzione della pressione di esercizio ottimale della rete stessa.

CONDOTTE ADDUTTRICI CON PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

Il dimensionamento delle condotte di adduzione in territori aventi  notevole dislivello  tra opera di presa e serbatoio di arrivo, viene eseguito con le regole della massima economia  e quindi sfruttando al meglio il carico idraulico con condotte di minimo diametro. Nell’articolo viene proposto di aumentare detto diametro in modo da poter sfruttare il salto idrico che he deriva per  produrre energia elettrica.

REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE CON PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA

La regolazione della pressione comunemente adottata si basa  sulla riduzione di pressione ottenuta tramite valvole automatiche inserite nei punti caratteristici della rete. Nell’articolo si propone, limitatamente agli acquedotti di

grande dimensione, di sostituire le valvole con piccoli gruppi turbina-alternatore in modo da a recuperare il carico che invece valvole disssipano, per produrre energia elettrica

LA DISTRETTUALIZZAZIONE PRATICA DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE

La distrettualizzazione degli acquedotti, molto usata in quanto a tutt’oggi costituisce l’unico mezzo per poter conoscere il funzionamento vero delle reti, presenta il grave inconveniente di mutilare la rete suddividendola in tante piccole sottoreti e  facendole quindi  perdere uno dei  migliori loro pregi che resta quello di una intensa interconnessione tra condotte. Nell’articolo si tenta  di evitare  tale grave danno con una modalità tecnica di distrettualizzazione provvisoria.

 

QUANDO SI SCOPRIRA’ CHE LA DISTRETTUALIZZAZIONE HA PRECLUSO L’AMMODERNAMENTO DI TUTTI GLI ACQUEDOTTI SARA’ SEMPRE TROPPO TARDI

In questo breve articolo, che fa seguito immediato a quello precedente, si vuole mettere in guardia del pericolo che corre il sistema di distribuzione di acqua potabile italiano causato da un provvedimento erroneamente sopravalutato

 

SULLA RIORGANIZZAZIONE E RAZIONALIZZAZIONE DEGLI ACQUEDOTTI ITALIANI

Uno dei principi da mettere in pratica negli acquedotti  consiste nella loro  unificazione tutte le volte cha la situazione dei luoghi reale lo permette. Si riporta un esempio teorico di unificazione del tutto particolare.

 

 

 

UNA RIVOLUZIONARIA METODOLOGIA DI VERIFICA PRATICA DELLE RETI

Un metodo pratico di controllo continuativo del funzionamento della rete  basato su una rappresentazione semplificata delle zone di pressione  diversificata. Per attuarla è necessaria una sovrabbondanza di manometri automatici diffusi in tutta la rete ed un impianto di telecontrollo atto a rappresentare in maniera schematica ma chiaramente percepibile, le fasce di ugual pressione della rete durante le 24 ore della giornata tipo.

PROPOSTA DI UNA NUOVA INIZIATIVA IMPRENDITORIALE : LA REGOLAZIONE DELLA PRESSIONE DELLE RETI ACQUEDOTTISTICHE

La regolazione della pressione di esercizio degli acquedotti esistenti potrebbe aprire una iniziativa imprenditoriale di sicuro successo per gli ottimali risultati tecnici ed economici che potrebbe dare

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