IL CINEMA PREALPI – PRIMA PARTE

Quanto finora raccontato dà un’idea abbastanza chiara della situazione in cui versava Quero, delle possibilità economiche e, in genere, delle abitudini dei suoi abitanti, quando vi arrivò Livio, l’ex partigiano di cui ho fatto già un breve cenno, appena insignito della medaglia d’oro per le gesta compiute durante l’occupazione tedesca, e che manifestò l’intenzione di aprire una sala da proiezioni cinematografiche. Avevamo appena lasciato dietro le spalle gli orrori della guerra e stavamo vivendo il momento magico della svolta epocale dell’Italia intera e, nel suo piccolo, anche di Quero. Livio trovò pertanto un ambiente molto ricettivo che accolse con grande entusiasmo la sua iniziativa dimostrandosi disposto ad appoggiarla con tutti i mezzi a disposizione. Infine ad un eroe del momento, il “capitano Neri” medaglia d’oro al valor militare che aveva valorosamente contribuito alla liberazione e quindi a diffondere l’entusiasmo di cui eravamo tutti pervasi, non poteva essere negato nulla.

 

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