LE STRISCE BIANCHE DELLE STRADE OLTRE A FORNIRE UTILISSIME INDICAZIONI AI VEICOLI POSSONO MIGLIORARE NOTEVOLMENTE LA FORMA VISIBILE

Un pessimo esempio di tracciamento della pista ciclabile e della relativa segnaletica orizzontale

La prima operazione da eseguire per la costruzione di una qualsiasi opera edilizia, stradale idraulica, ferroviaria ecc. ecc. è il posizionamento sul terreno del suo tracciato che dovrebbe sempre essere eseguito con cura in quanto da esso dipende tassativamente la bellezza e la funzionalità della struttura . Si può dire che un cattivo tracciamento può rovinare in maniera grave un manufatto . Per capire l’importanza del tracciamento si pensi ai binari del treno: la cura maniacale prestata in tale operazione sia in planimetria che in altimetrica è rigorosissima e da essa dipende la regolarità della corsa dei treni.

In questo caso con le ultime strisce si e’ tentato di rimediare ad una pessima realizzazione della sede stradale in sottopoasso

Si constata spesso che strade, marciapiedi, piste ciclabili, canali abbiano un andamento irregolare soltanto per la cattiva qualità del loro tracciamento : in poche parole sono brutti per una mancanza tanto più grave in quanto non costa nulla anzi facilita il lavoro di esecuzione ( vedi articolo OPERE PUBBLICHE SCADENTI ..….  )

Bisogna rilevare come esista a posteriori una modalità per rimediare almeno in parte allo scempio : tracciare intelligentemente le strisce bianche o colorate che costituiscono l’importante segnaletica orizzontale del bordo o dell’asse strada.

Quello che qui viene proposto è luna disposizione da inserire nei contratti di appalto della pitturazione delle strisce e che comprenda assolutamente anche il loro tracciato preventivo .

In dettaglio è da prescrivere che i tratti di rettifilo ed i relativi raccordi circolari siano effettivamente segnalizzati in posto con tracciatore a filo e gesso in polvere o altro metodo analogo cui fa seguito la posa del colore definitivo.

Nel caso di strade o marciapiedi costruiti correttamente il lavoro diventa estremamente facile essendo sufficientetracciare i rettifili e le curve in striscia colorata semplicemente parallele ai bordi strada ma comunque rispettando le regole che seguono.

Una cura particolare va mantenuta nelle curve per il fatto che esse devono essere costituite da archi di cerchio tangenti ai rettifili.

La natura stessa del lavoro non richiede una precisione molto spinta che, per esempio potrebbe benissimo essere eseguita approssimativamente seguendo il così detto “metodo del quarto “ che nel caso specifico potrebbe aver luogo eseguendo nell’ordine le seguenti operazioni.

  1. Tracciare i rettifili con l’uso del tracciatore a filo e gesso in polvere. E’ un’operazione facilissima inquanto basta seguire le indicazioni del posto e cioè tracciare una riga diritta che percorra le precedenti righe rettificandole accuratamente. In caso di lavoro ex novo si tracciano rettifili paralleli all’asse stradale
  2. Definizione del vertice della curva. Si tratta di un’operazione importantissima che molto spesso non viene affatto eseguita: sarà sufficiente prolungare i rettifili fino a trovare il loro punto di intersezione.
  3. Tracciare i punti di tangenza A B cioè i punti di inizio e fine della curva. Si fa notare che le irregolarità che si constatano spesso nelle strisce stradali sono proprio dovute alla mancata equidistanza dal vertice dei punti di tangenza.
    Definire il punto C che rappresenta il colmo della curva. Non estendo necessaria una grande precisione sarà sufficiente ubicarlo a occhio seguendo la striscia precedentemente tracciata oppure posizionandola in modo logico. Si fa presente che anche un modesto errore di posizionamento non danneggia il lavorose non entro limiti del tutto tollerabili.
  4. Definire il punto D di mezzeria della corda. Molto spesso è sufficiente una cordella metrica da 50 m per risolvere il problema. In alternativa si possono usare gli ottimi misuratori portatili laser di lunghezza
  5. misurare la freccia D – C.
  6. Da questo momento si possono tracciare infiniti punti appartenenti alla curva essendo sufficiente applicare la regola del quarto cioè tener presente che ogni freccia successiva corrisponde al quarto di quella precedente, come risulta dalla figura.

Delle difficoltà possono sorgere quando il vertice della curva non è raggiungibile per esempio in presenza di muri di di sostegno o di recinzioni che fiancheggiano la strada. In questi casi si può superare le difficoltà tramite esecuzione di un tracciato parallelo a quello definitivo e situato in posizione accessibile salvo poi trasportarlo successivamente e sempre in parallelo.

In ogni caso le operazioni di tracciamento sono da definirsi di volta in volta sulla base delle circostanze locali.

Quello che preme far rilevare come un’operazione come quella che viene proposta può sembrare una spesa non giustificata. In realtà un paese come il nostro che vive di una attività importante come il turismo la quale presenta come prima immagine di sé una ricchezza come il patrimonio stradale, lo deve valorizzare al massimo e quanto qui proposto, in realtà, darà una immediata immagine di efficienza e bellezza.

Il tracciamento con il metodo del quarto

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Il tracciamento con il metodo del quarto

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