GIOCHI DEL DOPOGUERRA

 

NINO ED I RADIOAMATORI

L’attività giovanile allora molto diffusa  è stata quella di radioamatore che un bel giorno intraprese mio cugino Nino col quale trascorrevo molto tempo per aiutarlo nella costruzione di radio rice-trasmittenti.

 

 

 

 

 

MINE CASALINGHE

L’avventura ebbe inizio con l’esplosione di autentiche mine costruite con artifici altrettanto ingegnosi quanto passibili di nefaste conseguenze.

 

 

 

UN FUCILE GIOCATTOLO TRASFORMATO IN ARMA BELLICA

 

 

UN MAUSER TRASFORMATO IN FUCILE DA CACCIA

Un Mauser pericolosamente da noi prelevato dai depositi della SS tedesca e che portammo subito da un bravo artigiano di Cornuda per ottenerne, mediante alesatura della canna, un ottimo fucile da caccia calibro 36.

 

 

LA PESCA CON LE BOMBE

Un passatempo, che dà senz’altro molto da pensare, consisteva nella pesca dei pesci del Piave tramite bombe fatte esplodere con aiuto di una miccia.

 

 

 

BOMBE FATTE SCOPPIARE PER GIOCO

La grande passione per gli esplosivi ha spinto molti giovani dell’epoca alla ricerca dei vari arsenali dei soldati tedeschi, allo scambio di notizie, ed infine ad organizzare spettacolari scoppi in aperta campagna oppure entro ex fortificazioni militari, con le bombe così recuperate.

 

 

UNA BARCA ORIGINALE

Un bel giorno della nostra gioventù  nella campagna del nostro paese  con nostra grande sorpresa, trovammo un serbatoio affusolato in alluminio lungo circa tre metri che, evidentemente ormai inutilizzato, era stato scaricato daglle fortezze volanti americane che  ci sorvolavano spesso Portatolo prontamente a casa lo trasformammo in una bella barca asportandone la parte superiore, e quindi cominciammo a  navigare con quella approssimativa barca  lungo il Piave allora molto ricco d’acqua.

 

 

 

BERTO E LA TECLA

 

Berto e la Tecla erano due personaggi dominavano in due campi posti l’uno all’estreno opposto rispetto all’altro, la vita del paese,

 

 

 

 

UNA STRANA GARA

Un altro passatempo dei giovani consisteva nella gara per riuscire a mandare la pipì il più lontano possibile. Ben allineati sopra un muro, dirigevamo il getto sulla sottostante strada polverosa dove era facile rilevarne le varie lunghezze.